L'identità di genere indica il genere sessuale con cui una persona si identifica a prescindere dalla nascita.
Si parla di Disforia di Genere quando una persona sente un'incongruenza rispetto al suo genere e vive con disagio la propria appartenenza al sesso femminile o maschile, perché si riconosce in quello opposto.
Chi soffre per la Disforia di genere prova avversione o estraneità nei confronti del suo sesso e dei suoi stessi organi genitali e si comporta come se appartenesse effettivamente al sesso opposto. Può essere attratto dagli oggetti e dagli abiti, dalle attività e dai giochi dell'altro sesso e – se è piccolo - crede o spera che crescendo diventerà di genere opposto.
La Disforia di genere può provocare un grande disagio nella persona, emotivo, psicologico e relazionale; alcune persone possono fare fatica ad accettare se stesse o tendere ad auto-isolarsi, alimentando pensieri o emozioni negativi. Nell'età dello sviluppo, una bambina può provare avversione quando compaiono le prime mestruazioni.
Queste difficoltà possono essere affrontate con l'aiuto di uno Psicologo o di uno Psicoterapeuta.
La Disforia può comparire nei bambini, negli adolescenti e negli adulti in modo diverso. Le persone potranno essere sessualmente attratte dai maschi o dalle femmine, da entrambi oppure né dai maschi e né dalle femmine.
Negli adulti, soprattutto i maschi, spesso si manifesta il desiderio di vestire i panni dell'altro sesso, per piacere o come fantasia erotica a prescindere dal fatto che siano attratti da uomini o da donne, da entrambi o da nessuno. Alcuni uomini infatti, contemporaneamente alla Disforia di Genere, manifestano anche Feticismo da Travestimento. Le persone che non si riconoscono nel proprio genere o rifiutano di essere racchiusi in uno "stereotipo", spesso preferiscono considerarsi "transgender".
Il termine "transgender" può assumere diversi significati in base al contesto, ma nasce per indicare un movimento culturale e politico. Esso sostiene che le persone non appartengono per forza al genere "maschile" o "femminile", ma c'è continuità fra questi due poli.
Il transgender può essere una persona transessuale (che ha cambiato genere tramite operazione totale o parziale); genderqueer (femmine o maschi che, indipendentemente dall'orientamento sessuale, non credono nella scissione uomo-donna); crossdresser (femmine e maschi, di qualsiasi orientamento sessuale, che vestono i panni del sesso opposto).
Identità di genere e disforia infatti sono cose distinte rispetto all'orientamento sessuale di una persona.
L'Identità di genere indica il genere in cui una persona si identifica: uomo o donna o né uomo né donna. Si parla di Disforia di genere quando la persona vive con profondo disagio e malessere il proprio sesso biologico, vivendolo come estraneo a sé. L'Orientamento sessuale indica invece l'attrazione verso persone dello stesso sesso, dell'altro sesso o verso entrambi.