In Italia separazioni e divorzi sono in aumento e in maggioranza riguardano coppie con figli.
La fine di una relazione, a prescindere dalla sua durata, porta con sé sofferenza e richiede tempi per gestire e affrontare "la perdita". Anche nei rari casi in cui la coppia decida insieme di separarsi o divorziare, è sempre molto doloroso, perché non si tratta solo di una perdita affettiva ma riguarda l’intera vita della persona (organizzazione familiare, stili di vita, abitudini, sicurezze, amicizie, stato sociale ecc.).
Separazione e Divorzio segnano anche il crollo delle sicurezze, possono creare angoscia, disorientamento, rabbia, paura e senso di solitudine che, all’inizio, sembrano impossibili da superare.
Fra le problematiche più comuni che le persone possono sperimentare ci sono il senso di insicurezza e di inadeguatezza, il calo dell’autostima e fragilità, dovuti al fatto che un progetto fatto per la vita non è andato come avremmo voluto.
In alcuni casi possono comparire disturbi d’ansia; del sonno (insonnia); psicofisici (gastrointestinali, dolori di schiena); stress; stati depressivi. Inoltre possono verificarsi situazioni di abuso (farmaci, alcool, droghe) e comportamenti compulsivi come il gioco d’azzardo.
Per quanto possa apparire difficile ricominciare e ricostruirsi una vita, è possibile affrontare questa sofferenza e ritornare ad avere una vita piena e serena. In questo percorso ci sono alcune fasi che accompagnano la persona fino al superamento di queste emozioni dolorose. Ciascuno le vivrà in modo diverso a seconda della sua sensibilità e della sua storia.
Negazione. La prima è quella della negazione: meccanismo di difesa dal dolore e dalla delusione, in cui non si riesce a credere che l’amore sia finito, ad accettare di lasciarsi o essere lasciati. Possono emergere dubbi e sensi di colpa nella persona che lascia, mentre la persona lasciata può sentirsi tradita, abbandonata, rifiutata.
Resistenza e rabbia. Poi subentra la fase della resistenza o della rabbia: si è consapevoli che la storia è finita, ma ancora non ci si è rassegnati e si cerca di recuperare il rapporto, di trovare un senso a quello che succede e si ripensa ai segnali della rottura, ai comportamenti o alle parole che prima non si erano colti.
Dolore. Quando termina questa resistenza, subentrano sentimenti di dolore o profonda delusione. In questo periodo possono predominare i rimpianti o i rimorsi, ci si "crogiola" nel dolore e nel passato oppure si prova rabbia nei confronti dell’ex. La sofferenza che si prova, il senso di vuoto, l’incertezza e lo smarrimento sembrano non avere una fine, tuttavia questa è una reazione normale e fisiologica, simile alla depressione ma da distinguere da un Disturbo Depressivo vero e proprio.
Accettazione. Questa fase è dolorosa ma è anche necessaria per arrivare all’accettazione, momento in cui la sofferenza lascia posto alla riscoperta delle possibilità del presente e ai progetti per il futuro.
La separazione e il divorzio infatti possono portare con sé anche aspetti positivi. Ad esempio c’è chi si accorge di aver lasciato da parte i suoi sogni, i suoi progetti personali, di avere fatto troppe rinunce o compromessi e si affaccia alla vita come rinato, in maniera serena e con rinnovata autostima.
Non tutti riescono a superare lo choc e rimangono intrappolati in sentimenti fortemente negativi. Del resto la separazione e il divorzio creano una rottura fra "un prima" sicuro e "un dopo" che segna un salto nell’ignoto.
Lo sconvolgimento dell’equilibrio psicologico ed emotivo del resto può far perdere lucidità alla persona. Potrebbe abbandonarsi ad uno stato depressivo oppure far prevalere la rabbia, mettere al primo posto il risentimento o la voglia di riscatto invece del benessere dei figli, già turbati per la separazione dei genitori.
Nel caso in cui non si riesca ad arrivare alla fase dell’accettazione, a ritrovare l’entusiasmo di vivere oppure i sentimenti aggressivi prendono il sopravvento, è raccomandabile parlarne con uno Psicologo o con uno Psicoterapeuta. Spesso è la coppia stessa a richiedere un supporto psicologico, sia nel caso in cui l’amore sia finito ma non si riesca a maturare la decisione di lasciarsi, sia nel caso in cui entrambi vogliano salvare il matrimonio oppure per salvaguardare la serenità dei propri bambini.
Aprirsi senza timori o vergogna aiuterà a superare il momento difficile per sé e per i propri figli, a recuperare l’autostima e la voglia di tornare ad amare di nuovo.