Il Disturbo può colpire una persona che ha uno stretto legame con un'altra affetta da un disturbo psicotico (detta "caso primario" o induttore).
È chiamato condiviso perché le manie e le allucinazioni di una persona contagiano l'altra, che può condividere totalmente o in parte il delirio, credibile o bizzarro che sia.
Spesso si tratta di marito e moglie, madre e figlio/a, sorelle o persone che vivono a stretto contatto, magari un po' isolate dalla società, ma il disturbo può colpire anche un intero gruppo di persone.
Il Disturbo Psicotico Condiviso può colpire a tutte le età e piano piano scomparire non appena la persona interrompe il rapporto con il caso primario che - nel rapporto - è la persona dominante. Quella che condivide il suo delirio è generalmente una persona "sana" ma più debole.
Dati statistici sul Disturbo Psicotico Condiviso. Il disturbo sembra raro e non si hanno dati statistici precisi sulla sua incidenza, forse anche perché non sempre questi casi vengono alla luce. Sappiamo tuttavia che colpisce più le donne rispetto agli uomini.
La causa principale è lo stare a stretto contatto ogni giorno con una persona che soffre di Disturbo Delirante, Schizofrenia o un grave Disturbo dell'Umore.
La persona "contagiata" si lascia condizionare dall'altra perché nella relazione si trova in una posizione più debole. Spesso, infatti, è più giovane, e considera il caso primario come una figura autorevole (ad es. padre o madre).
I sintomi variano a seconda del delirio che le persone vivono. In generale si presentano:
Non ci sono sotto-forme di questo disturbo.
SCL-90-R Symptom Checklist-90-R; SIS Somatic Inkblot Series; SCID-I.
"Il fenomeno della paranoia", Palermo G.B, Magi Edizioni, 2004
"Paranoia. dal disturbo di personalità al disturbo delirante", Fornari U., Espress Edizioni, 2011
"Folie à Deux", Babini V.P., Metis, 1992