La persona con Disturbo Antisociale di Personalità (in passato chiamata Sociopatia) non riesce a conformarsi alla legge e alle regole sociali. Chi soffre di questo disturbo non mostra attenzione né sensibilità verso gli altri e ne calpesta i diritti senza provare rimorso. Agisce di impulso con ripetuti comportamenti o azioni illegali, come rubare, truffare, distruggere le proprietà altrui. Per trarre profitto personale può mentire e manipolare, rimanendo completamente indifferente rispetto alle conseguenze delle sue azioni. Ha un comportamento aggressivo ed impulsivo. Questa impulsività si riflette negativamente su tutte le relazioni sociali, affettive e lavorative e spinge a cambiamenti improvvisi.
La persona con disturbo antisociale, infatti, si annoia facilmente, non sopporta la monotonia e in tali situazioni può essere di umore depresso.
In genere è definita come arrogante, testarda, indifferente, cinica, irritabile e irresponsabile, molto spesso anche nei confronti della sua famiglia e dei figli. È definita sicura di sé, anche se la fiducia che sembra mostrare in se stessa deriva più da una diffidenza - se non un odio - verso le altre persone, che considera frustranti e avvilenti. In genere i rapporti interpersonali delle persone con disturbo antisociale di personalità sono superficiali e spesso colmi di competizione. I rapporti amorosi possono essere tanti e difficilmente le relazioni sono monogame.
Il disturbo si può manifestare già nell'adolescenza, tuttavia per la diagnosi bisogna attendere i 18 anni. Spesso la persona affetta da Disturbo Antisociale di Personalità presentava alcuni sintomi del disturbo della condotta all'età di 15 anni.
Dati statistici sul Disturbo Antisociale di Personalità. Il Disturbo Antisociale di Personalità colpisce il 3% dei maschi e l'1% delle femmine. Nell'ambiente clinico rappresenta dal 3 al 30% dei casi.
Le cause del disturbo possono essere: familiari, in presenza di genitori biologici o adottivi con lo stesso disturbo; ambientali, se la persona cresce in un contesto urbano degradato; psico-sociali, nel caso in cui una persona abbia una storia travagliata, come ad esempio un'infanzia dolorosa, segnata da un trauma o una perdita, oppure da difficoltà o problemi nell'educazione.
In alcuni casi il Disturbo Antisociale di Personalità è preceduto da un Disturbo della Condotta o da Deficit di Attenzione/Iperattività.
Il Disturbo Antisociale di Personalità si manifesta con:
TAT Test di Appercezione Tematica, SCID-I Structured Clinical Interview for DSM-I, MCMI-III Millon Clinical Multiaxial Inventory-III.
"La personalità e i suoi disturbi. Un'introduzione", Lingiardi V., Il Saggiatore, 2001
"Disturbi di personalità. Identità e conflitti in una società in trasformazione", Biondi M., Loriedo C., Franco Angeli, 2011
"I disturbi di personalità in adolescenza. Borderline, antisociali, psicotici", Novelletto A., Masina E. (a cura di), Franco Angeli, 2003