Si parla di Disturbo dell'Espressione del Linguaggio (Dislalia) quando lo sviluppo espressivo del linguaggio è molto inferiore alla media e la capacità di parlare e comprendere è molto compromessa. Riguarda sia le abilità non verbali (capire il significato di determinati gesti, come per esempio fare cenno di "no" con il dito), sia la capacità di comprendere il significato delle parole e delle frasi, quindi può causare problemi nella vita scolastica, lavorativa e sociale.
La manifestazione di questo disturbo può variare a seconda della sua gravità e dell'età. In generale nel parlato si riscontra un vocabolario limitato, frasi sconnesse o interrotte, errori di diversa natura, ordine insolito delle parole. È comune la difficoltà a imparare nuove parole o forme verbali: per i bambini - ad esempio - può risultare molto difficile fare il dettato, sostenere un'interrogazione o pronunciare frasi intere senza "farfugliare".
Il disturbo può essere acquisito a causa di problemi medici o danni neurologici – dopo un periodo di funzionamento normale – o di sviluppo per compromissioni di diversa natura, non causate da problemi neurologici.
Dati statistici sulla dislalia.
Il problema si presenta in genere intorno ai 3 anni di età per il 10/15% dei bambini, fra i 6 e 14 anni circa per il 3/7%.
I Disturbi della Comunicazione "di sviluppo" sono più diffusi di quelli "acquisiti" e più frequenti fra i maschi.
Se la Dislalia è "di sviluppo", fra le cause possono esserci il bilinguismo o la familiarità: hanno più probabilità di sviluppare il disturbo i bambini nati da famiglie bilingue o da almeno un genitore affetto da Disturbi dell'Apprendimento o della Comunicazione.
In questo caso la compromissione non ha cause neurologiche conosciute, il bambino inizia a comunicare tardi e progredisce più lentamente rispetto alla media.
Per il Disturbo acquisito, invece, non si può parlare di familiarità. Può insorgere in modo brusco dopo un trauma cranico, irradiazioni o patologie cerebrali (apoplessia).
I bambini mostrano difficoltà nel parlare, copiare, nel dettato e nel calcolo.
In generale, per tutte le persone che ne soffrono, si parla di:
Disturbo della Espressione del Linguaggio acquisito.
Disturbo della Espressione del Linguaggio di sviluppo.
APL Medea; AAT Aachener Aphasie Test; TPL Test di valutazione del Primo Linguaggio.
"Parliamone!!! Un percorso di potenziamento delle abilità pragmatiche", Santoro I., Lorusso M.L., Mazzotta T., Giunti O.S. Organizzazioni Speciali, 2009
"Disturbo semantico-pragmatico del linguaggio", Firth C., Venkatesh K., Erickson, 2002
"Le coppie minime. La riabilitazione fonetico-fonologica dei disturbi di linguaggio", Santoro G.M., Panero A., Erickson, 2011