La Demenza dovuta a Trauma Cranico si manifesta – in modo più o meno grave – come conseguenza di un trauma subito, con i sintomi tipici della Demenza: deterioramento della memoria (perdita e incapacità di imparare cose nuove); alterazioni cognitive: difficoltà a fare ragionamenti, riconoscere gli oggetti comuni (agnosia), parlare (afasia e/o disartria), eseguire movimenti volontari (aprassia); perdita della capacità di pianificare, organizzare attività, ordinare cose o informazioni in sequenza.
Si possono riscontrare vere e proprie amnesie, soprattutto per il periodo subito successivo al trauma, disturbi emotivi, d'ansia e dell'umore, perdita di interessi e sensibilità, fino ad alterazioni della personalità.
Alcune persone diventano più irritabili e aggressive, altre più apatiche e indifferenti, passive e prive di reazioni emotive. Con la dovuta riabilitazione questa Demenza – al contrario delle altre – può ridursi, a meno che la persona traumatizzata non subisca altri ripetuti traumi (in questo caso si parla anche di "Demenza pugilistica").
Dati statistici sulla Demenza dovuta a Trauma Cranico.
La Demenza dovuta a Trauma Cranico è più diffusa fra la popolazione maschile, perché in genere è più esposta al rischio di trauma cranico per abitudini sociali e spesso per motivi lavorativi.
Le cause dirette di questa Demenza sono i traumi che possono ledere le funzioni cerebrali.
I traumi a loro volta possono essere causati da comportamenti a rischio, come ad esempio una brutta caduta, un incidente, mettersi alla guida dopo avere usato/abusato di alcool o di sostanze tossiche.
La Demenza dovuta a Trauma Cranico si presenta con i seguenti sintomi:
Non ci sono forme diverse della Demenza dovuta a Trauma Cranico, il disturbo si manifesta in modo più o meno grave a seconda dell'entità del trauma.
BIT Behavioural Inattention Test, MODA Milan Overall Dementia Assessment, RBANS Repeatable Battery for the Assessment of Neuropsychological Status.
"Le demenze", Trabucchi M., Utet, 2002
"Trauma cranico. Conseguenze neuropsicologiche e comportamentali", Zettin M., Rago R., Bollati Boringhieri, 1995
"Non ricordo perché ti amo", Zevin G., Sperling & Kupfer, 2007