Le mappe mentali sono strumenti grafici ideati da Anthony Peter Buzan (scrittore e cognitivista inglese), per rappresentare i pensieri e generare idee. "Tony" Buzan suggerisce di tracciare un grafico scrivendo l'idea principale al centro, e da lì annotare a raggiera associazioni di idee e associazioni gerarchiche, anche mediante l'uso di colori diversi, disegni, frecce e simboli.
Parole chiave e linee. Se ad esempio dovessimo organizzare una raccolta fondi per un progetto benefico, potremmo disegnare un salvadanaio al centro del grafico con la parola chiave "Bimbi-Africa".
Tutte le altre idee, informazioni e azioni per raggiungere il nostro obiettivo, le disegneremo attorno, scrivendo le altre parole chiave (strumenti a disposizione, risorse ecc.) su linee diverse che avremo disegnato. Queste, a loro volta, potranno generare altri sotto-grafici.
Il fatto che i concetti siano disegnati graficamente, evidenziati mediante l'uso di colori diversi o di simboli, permette di visualizzare meglio i nessi e le relazioni fra le cose.
Nel caso della nostra raccolta fondi, ad esempio, visualizzeremo le risorse esistenti - gli ostacoli, i benefattori, le persone che stanno lavorando per sensibilizzare alla causa – ma saremo anche in grado di veder quello che manca per il successo della nostra iniziativa.
Questo ci porterà a nuove soluzioni o idee efficaci per raggiungere il nostro scopo.
Flessibilità. Nel fare una mappa è bene essere ordinati e mantenere una certa elasticità, in modo da poter sviluppare ulteriormente ogni nuovo concetto, poter modificare o aggiungere parole-chiave. Le mappe mentali, infatti, hanno una struttura gerarchica-associativa flessibile, non hanno una fine.
Tony Buzan. Buzan si è basato sul fatto che il cervello umano non ragiona in modo rigido e lineare, ma è capace di compiere associazioni complesse in modo flessibile. Ha quindi cercato di sfruttare appieno queste capacità.
Nello specifico le mappe mentali stimolano sia la parte sinistra - quella più razionale, logica analitica - sia la parte destra del cervello – evocativa, fantasiosa e intuitiva.
Utilizzo. Oggi – ad esempio – vengono molto utilizzate dai Manager, da coloro che coordinano team di persone sia per prendere appunti che per organizzare i lavori di gruppo e creare progetti. Sono molto usate anche nella comunicazione e nel Problem Solving per favorire i processi creativi, nella formazione e nei progetti didattici per stimolare la memoria, l'intuizione, il ragionamento e favorire l'apprendimento.
In tempi recenti sono stati creati anche dei software per creare grafici gerarchico-associativi simili alle mappe mentali.
Mappe concettuali. Non bisogna confondere le mappe mentali con le mappe concettuali (ideate da Joseph Novak).
Sono sempre degli strumenti grafici, ma in esse le parole-chiave lasciano posto a concetti espressi in forma estesa. Più che per lo sviluppo di nuove idee e della creatività, servono per rappresentare le conoscenze che abbiamo su determinate cose, per gestire queste conoscenze e risolvere problemi in modo più razionale.
"Come realizzare le mappe mentali", Buzan T., Frassinelli, 2006
"Mappe mentali. Come utilizzare il più potente strumento di accesso alle straordinarie capacità del cervello per pensare, creare, studiare, organizzare", Buzan T., Buzan B., Alessio Roberti Editore, 2012
"Le mappe mentali e le relazioni personali", Buzan T., Frassinelli, 2008
"Mappe mentali per il mondo del lavoro. Rivoluziona il tuo modo di pensare e fare business potenziando le capacità del tuo cervello", Buzan T., Griffith C., Alessio Roberti Editore, 2012