Con immagine corporea si intende l'insieme dei pensieri e delle emozioni che ciascuno vive in relazione al proprio corpo, non rispetto a come funziona ma a come appare nella sua forma. Quindi questo termine indica il rapporto che abbiamo con il nostro aspetto fisico. Tale rapporto è influenzato da come vediamo il nostro corpo e da come pensiamo lo vedano gli altri.
Quello che viene definito Schema corporeo è invece uno schema percettivo compiuto in modo inconsapevole dal sistema nervoso, ed è legato alla localizzazione spaziale del nostro corpo.
Autostima e immagine corporea sono tra loro legate e si influenzano a vicenda. Per cui tanto più il rapporto con il nostro corpo sarà sereno, tanto più la nostra autostima sarà buona e viceversa: più è alta l'insoddisfazione per il nostro corpo, più è condizionata - in negativo - la nostra vita e quindi anche le nostre relazioni.
Il nostro umore è spesso condizionato dall'ago della bilancia e dallo specchio.
L'Immagine corporea e l'adolescenza. Durante l'adolescenza il corpo è al centro di profondi cambiamenti e il rapporto che i ragazzi e le ragazze hanno con il proprio corpo in trasformazione non sempre è facile.
L'immagine corporea a questa età può influenzare in maniera importate sia lo sviluppo psicologico sia la capacità di stare in relazione con gli altri. In particolare per molte ragazze tra i 12 e 18 anni il corpo è al centro dei loro pensieri e il rapporto con lo stesso è problematico: tendono a non piacersi e a vedersi grasse (ad esempio le gambe sono grosse, o il sedere è largo, ecc.) e corrono ai ripari con diete e palestra.
Questo spesso avviene perché in adolescenza si radica l'idea che magrezza è sinonimo di bellezza e successo, e il proprio valore personale si lega al proprio aspetto fisico: ci si sente di valore solo se si rispettano precisi "canoni di bellezza".
È in questa fase di vita che possono cominciare a presentarsi disturbi alimentari come anoressia, bulimia, ma anche binge eating (mangiare a dismisura) e l'obesità.
L'Immagine corporea distorta. Il rapporto che abbiamo con il nostro corpo è sempre influenzato dalla relazione che intercorre tra due diversi tipi di immagini corporee: una reale (come il nostro corpo è) e una ideale (come vorremmo che fosse). Se queste due immagini sono tra loro vicine il rapporto con il nostro corpo è positivo; viceversa, se tali immagini sono tra loro molto lontane, difficilmente vivremo il nostro corpo serenamente, mentre tenderemo a non accettarlo perché non assomiglia per niente al corpo che vorremmo. Il nostro corpo non ci piace o perché troppo grasso oppure perché è deformato da difetti.
Teniamo presente però l'immagine che abbiamo del nostro corpo può coincidere o meno con quella che vediamo riflessa nello specchio. Pensiamo ad esempio alle persone che soffrono di anoressia: guardandosi allo specchio continuano a vedere un corpo fuori forma o grasso, nonostante agli occhi di tutti gli altri sia evidente la loro magrezza.
Il benessere psicologico e la qualità della vita sono strettamente legati all'immagine corporea.
Se l'insoddisfazione per il nostro corpo è tale da impedirci di godere anche di piaceri semplici - come ad esempio mangiare un gelato o una pizza senza torturarci con i sensi di colpa, o farci una passeggiata per il piacere di farla e non perché dobbiamo bruciare calorie, oppure rifiutare inviti perché ci vediamo brutti - è bene rivolgersi ad un professionista.
All'interno di un percorso lo Psicologo o Psicoterapeuta potrà aiutarci a migliorare il rapporto con il nostro corpo e a trovare un modo più sereno di vivere le nostre caratteristiche fisiche: potremo vivere in maniera più soddisfacente la nostra vita.