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Articolo di psicologia: «Relazioni amore e vita di coppia e sesso e sessualità»

La sindrome del Cavaliere Bianco: l'uomo che corteggia ma non si concede al sesso

Articolo pubblicato il 2 Marzo 2018.
L'articolo "La sindrome del Cavaliere Bianco: l'uomo che corteggia ma non si concede al sesso" tratta di: Relazioni, Amore e Vita di Coppia e Sesso e Sessualità.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Cristina Mencacci.

"Siamo fatti della stessa sostanza dei sogni"
(W. Shakespeare)

In un pianeta popolato da uomini aggressivi e traditori incede il Cavaliere Bianco, una tipologia maschile che ama sedurre senza approdare ad una relazione sessuale.
Eric Berne nel suo libro "A che gioco giochiamo?" descrive il Cavaliere come un "gioco buono" ed appartenente alla categoria maschile. Il Cavaliere, dinnanzi ad una donna che lo attrae, mette in atto un elegante corteggiamento senza superare i limiti, quindi senza giungere ad una relazione. La risposta positiva suscitata nell'altro gratifica l'amor proprio del giocatore.

Chi è il Cavaliere Bianco?

Il Cavaliere si presenta come una persona amabile e premurosa, dai modi oltremodo compiacenti, da cui traspare in modo lampante il desiderio di voler piacere e di essere accettato.
È attento e interessato all'altro, ma cauto nell'esporsi, evitando di contraddire o di entrare in conflitto.
Il corteggiamento è per lui un modo di mettersi alla prova, di trovare conferme del proprio valore, ma non va oltre nella relazione. Si nutre dell'innamoramento che suscita nell'altra persona e dell'appagamento affettivo che questo comporta.

Dietro l'armatura del Cavaliere si nasconde una persona insicura, emotivamente instabile, con un labile senso di sé. Nel trovare corrispondenza al suo corteggiamento, colma il senso di vuoto e la propria fragilità interiore.
Si tratta di uomini con problemi sessuali (psicologici o fisici), che per questo vivono l'amore in modo mentale e idealizzato. Spesso hanno una relazione sentimentale "bianca" (matrimonio/convivenza senza sesso), mantenuta in un tacito accordo di sicurezza reciproca. Oppure sono sigle, in perenne stato di temporeggiamento, per i quali non è mai il momento d'iniziare una relazione concreta.
La loro cerchia di amicizie è prettamente femminile, sono sporadiche quelle maschili, poiché non si trovano a proprio agio con la "virilità" degli altri uomini, né costoro apprezzano il loro modo di porsi e d'interagire.

Il Cavaliere Bianco non va confuso con l'uomo timido e inibito che, se posto in adeguate condizioni, è interessato e disponibile ad intraprendere un normale rapporto sentimentale.

Qual è il suo gioco?

Il Cavaliere inizia il gioco del corteggiamento quando una donna lo attrae e s'innamora realmente, provando sentimenti intensi, ma instaura una relazione platonica.
Si alimenta di un amore idealizzato, romantico, concepito come perfetto. I sentimenti che prova sono profondi e sinceri, ma sublimati in una fantasia contemplativa e vissuti in modo infantile. Non riesce a convogliarli in una relazione concreta, in quanto la sfera sessuale non gli appartiene, non fa parte di lui. Ricerca la presenza e il contatto della partner e soffre nel distaccarsi da lei, ma non la desidera come donna in quanto tale, ma per godere dei sentimenti di affetto e della sua vicinanza emotiva.

Cosa ottiene: qual è il vantaggio del gioco?

Il gioco psicologico, per sua struttura, termina con un "tornaconto", costituito da un'emozione intensa che soddisfa un intimo bisogno d'amore e di riconoscimento.
Il Cavaliere è definito da Berne un "gioco buono" poiché l'emozione finale è positiva e questi non nuoce all'altro, come avviene negli altri giochi psicologici.
Il tornaconto del Cavaliere è il coinvolgimento emotivo della partner, che contraccambiando il suo corteggiamento, gli garantisce quelle "carezze" affettive di cui ha bisogno (affettuosità, tenerezza, attenzione, comprensione).
Le conferme dell'innamoramento lo rassicurano e lo nutrono, riuscendo a placare le sue ansie, a colmare il senso di vuoto ed a rafforzare il suo debole senso di valore come uomo.

Come reagisce davanti ad un'avance?

Quando il Cavaliere Bianco è posto dinnanzi ad un'avance da parte della donna interessata è colpito nel suo tallone d'Achille, si sente destabilizzato e smarrito. Si tira indietro bruscamente dal gioco, trincerandosi nella sua corazza d'incertezze, con la scusante di un presunto fraintendimento.
A questo punto il "gioco buono" decade e si entra nel "gioco psicologico" vero e proprio. L'avance femminile provoca quella che nei giochi si definisce "sorpresa" (momento di sconcerto) con conseguente scambio dei ruoli: il Cavaliere, da innocuo seduttore, diventa una vittima delle sue stesse armi; la partner, da passiva dispensatrice d'affetto, si trasforma in una seduttrice.

La dinamica termina con l'emozione negativa propria dei giochi: il Cavaliere, ferito nell'orgoglio e nel senso di sé, sperimenta impotenza, senso di sconfitta, vergogna; la partner, disorientata dalla reazione di questi, avverte delusione e frustrazione.

Cosa fare se incontrate un Cavaliere Bianco

Il Cavaliere, romantico e sensibile, può fare innamorare per il suo prodigarsi in premure e attenzioni.
Qualora incontriate un Cavaliere Bianco, se in questo momento non desiderate una relazione ma un affetto o se il suo gioco vi lusinga e vi gratifica, continuate a giocare!
Se invece v'interessa come uomo, accelerate i tempi del corteggiamento passando alla fase "sorpresa", per fare chiarezza e svelare le sue reali intenzioni. La risposta potrebbe essere:

"Tu guardi le stelle, stella mia,
e io vorrei essere il cielo
per guardare te con mille occhi
"
(Platone)

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