Articolo pubblicato il 29 Gennaio 2018.
L'articolo "La stanchezza degli adolescenti" tratta di: Educazione dei Figli e Adolescenza.
Articolo scritto dal Dott. Roberto Pozzetti.
Sempre più spesso, soprattutto al momento del risveglio, ci si accorge della stanchezza dei propri figli. Faticano ad alzarsi dal letto, chiedono di procrastinare il momento della colazione, vorrebbero riposare ancora qualche minuto prima di vestirsi per andare a scuola. I genitori si trovano sovente in difficoltà di fronte all'esigenza di rispettare tempi, regole e limiti della consuetudine quotidiana. Di solito, con gli anni, più i ragazzi crescono, più questo ostacolare l'avvio dei ritmi della vita quotidiana si accentua.
Quello che davvero sorprende e colpisce è vedere gli adolescenti seduti in poltrona, sdraiati sul sofà - per citare il titolo di un libro di Michele Serra - attardarsi a letto persino in occasione del week end o delle recenti vacanze natalizie. Se malavoglia e noia risultano più comprensibili dinanzi alla routine scolastica, maggiormente enigmatiche risultano nei momenti che ragazze e ragazzi potrebbero dedicare al divertimento.
Cosa ci indica la noia? La noia è una delle manifestazioni inconfondibili di un'assenza del desiderio. Quando ci si annoia, il desiderio va altrove, vi è il desiderio di qualcos'altro rispetto a quanto si sta vivendo. Non a caso, gli adolescenti recuperano entusiasmo quando svolgono delle azioni che rilanciano il loro interesse: per esempio, i maschi mentre si dedicano con energia ai videogiochi e le fanciulle quando postano loro video sui social o quando chattano.
Del resto, siamo ne La società della stanchezza, per dirla con il filosofo Byung-Chul Han e con uno dei vari modi per leggere il modo di funzionamento della nostra epoca. Altri autori hanno posto in risalto come la nostra sia la società dei legami liquidi, del rischio, della prestazione competitiva o ancora dell'incertezza. Pur senza alcuna pretesa di farne una visione del mondo esaustiva, è un fatto di tutta evidenza quello della stanchezza del desiderio nei ragazzi i quali si trovano a rinvigorire la libido quando sono coinvolti nelle attività che a loro piacciono davvero, come quelle sportive o quelle del mondo dell'erotismo.
Un modo frequente di trattare la stanchezza di adolescenti e preadolescenti sdraiati o immersi nel tedio consiste nello spazientirsi e far leva sull'imperativo categorico, alzando la voce, facendo la voce grossa: "Alzati!" oppure "Svegliati!" oppure ancora: "Muoviti!". Questa è davvero l'operazione peggiore che si possa mettere in atto e si dimostra del tutto inefficace, in quanto affrontare i figli con il senso del dovere categorico non ravviva certo il desiderio. Inefficace e persino a rischio di divenire controproducente in quanto i ragazzi tendono, a volte, a reagire aggressivamente a tali modalità impositive sfidandole provocatoriamente. Cercare di imporsi usando le maniere forti con i figli, almeno oggigiorno, tende a suscitare alla lunga, nei confronti dei compiti proposti, un rifiuto ancor più deciso e radicale.
Se ci pare assodata la stanchezza del desiderio in queste situazioni, risulta fondamentale anche chiedersi quale sia il desiderio implicato. Consideriamo noia e stanchezza come un vero e proprio sintomo e allora sappiamo che i sintomi dei figli, come già sosteneva lo psicoanalista francese Lacan, stanno a indicare la verità della coppia familiare. Allora bisogna chiedersi come trovino la gioia nel lavoro, quale sia il desiderio fra i genitori, come si articoli il desiderio fra mamma e papà.
Consideriamo i due capisaldi dell'economia psichica cui dovrebbe puntare la psicoanalisi, secondo Freud: la capacità di lavorare e la capacità di amare. La stanchezza e la noia dei figli stanno forse a segnalare questa verità della coppia parentale, ovvero che l'amore fra loro è divenuto stanco e annoiato? Stanno a rimarcare la carenza di desiderio sessuale fra mamma e papà? Stanno magari a indicare che l'impegno messo nelle attività professionali fa da ostacolo al desiderio nella coppia? Molte volte, per trasmettere passione ed energia ai figli, i genitori dovrebbero essere loro per primi a dimostrare desiderio ed entusiasmo per il proprio lavoro e per il proprio partner.