Articolo pubblicato il 29 Marzo 2017.
L'articolo "Conosci lo stato del tuo benessere?" tratta di: Crescita personale.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Tania Brotto.
Nell'ultimo decennio abbiamo assistito all'escalation a livello internazionale di studi e ricerche sull'argomento benessere: che cosa sia, come identificarlo e se fosse possibile misurarlo, come raggiungerlo e soprattutto come mantenerlo. Se ne è fatto un gran parlare e ormai sembra sia sulla bocca di tutti, non tanto come uno dei desideri più "gettonati" di ognuno di noi, quanto piuttosto come un diktat, un must della società moderna, qualcosa da raggiungere a tutti i costi e da poter sbandierare a quanti, invece, ci vorrebbero insicuri e in difficoltà.
Quante volte, alla domanda "come stai?", rispondiamo con un altisonante "bene!", che in realtà nasconde tutto fuorché un reale ben-stare?
Il benessere è definibile come uno stato di equilibrio della persona, che le permette di vivere, adattarsi al proprio ambiente e affrontare i cambiamenti della vita in maniera serena e nel rispetto delle sue caratteristiche personali.
Comprende sia la sfera emotiva che quella fisica e si è appurato che tale dimensione psico-fisica del benessere sia influenzata da più fattori: quello ambientale, quello biologico/genetico, quello economico, e, ovviamente, quello psicologico. Ne deriva la consapevolezza - universalmente riconosciuta - che per raggiungere e/o mantenere il proprio benessere psicologico sia necessario impegnarsi a migliorare diversi aspetti della propria quotidianità: dall'alimentazione al ritmo sonno-veglia (i cosiddetti ritmi circadiani), dall'attività fisica al controllo dei livelli di stress, dalla persistenza dei pensieri negativi (tossici sia per la mente sia per il corpo) al cosiddetto empowerment (processo di crescita personale verso un sempre maggiore senso di padronanza e controllo su ciò che riguarda la nostra vita).
La stessa Organizzazione Mondiale della Sanità aveva stabilito che mente e corpo si intrecciano in un unico stato di salute e che il benessere psicologico è la condizione in cui riusciamo ad adattarci in modo costruttivo alle condizioni esterne e ai conflitti interni. Per l'OMS, infatti, "la salute mentale dell'essere umano è uno stato di benessere emotivo e psicologico nel quale l'individuo è in grado di sfruttare le sue capacità cognitive o emozionali, esercitare la propria funzione all'interno della società, rispondere alle esigenze quotidiane della vita di ogni giorno, stabilire relazioni soddisfacenti e mature con gli altri".
Parafrasando le indicazioni dell'OMS, quindi, salute e benessere non sono semplice assenza di malattia, ma il frutto di opportune strategie che attivano le nostre risorse e potenzialità per fronteggiare lo stress e le difficili situazioni della vita, ripercuotendosi sinergicamente a livello fisico, mentale e sociale.
Una delle descrizioni di benessere più usata è quella elaborata da Carol Ryff, il quale individua le 6 dimensioni che permettono di definire e misurare quanto l'individuo "sta bene":
Da sottolineare è la dimensione dinamica di quello stato di equilibrio chiamato benessere, cioè il suo essere in continuo mutamento: non si tratta di qualcosa determinato a priori, ma del risultato di una valutazione che la persona fa continuamente della propria qualità di vita, in modo più o meno consapevole.
Prendersi cura di se stessi significa imparare ad interpretare correttamente i segnali del corpo (piccoli e grandi disturbi fisici, i cosiddetti sintomi psicosomatici), saper gestire le proprie emozioni vivendole ma senza esserne sopraffatti. A volte, di fronte ad eventi particolari della vita, diventa necessario sapersi fermare un attimo e riflettere per fare chiarezza, saper riorganizzare la propria quotidianità e fare delle scelte, e, a volte, è necessario ricorrere all'aiuto di un professionista per elaborare e uscire da una fase di disorientamento e sofferenza.
Quando senti che alla tua vita manca equilibrio e che le emozioni sfuggono al tuo controllo.
Quando smetti di trovare soddisfazione in quello che fai e/o compaiono sintomi psicologici o fisici, come ansia, episodi di panico, paure, tristezza costante, sfiducia e disistima di te stesso, sensazioni che non sai spiegare, malanni frequenti o sindromi anomale.
Quando ti sembra che nessuno ti ascolti o possa capire come ti senti e inizi a nascondere il tuo disagio agli altri.
Quando tutto questo accade è il momento giusto per chiedere una consulenza psicologica ad un professionista in grado di individuare le aree su cui è necessario intervenire e le risorse personali da valorizzare.
Raggiungere una maggiore consapevolezza dei tuoi limiti e delle tue potenzialità, imparare a gestire le emozioni, elaborare la sofferenza e i fallimenti, affrontare i cambiamenti e i momenti di crisi con uno psicoterapeuta, ti permetterà di recuperare la serenità perduta e consolidare un vero benessere.