Articolo pubblicato il 20 Febbraio 2017.
L'articolo "EMDR e Disturbi del Comportamento Alimentare" tratta di: Disturbi Alimentari e EMDR.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Elvira Larosa.
Le cliniche più prestigiose e molti professionisti del settore non considerano il disturbo alimentare la conseguenza di una sofferenza traumatica. Essi lavorano sul sintomo e non sulla storia di vita del paziente, e concentrano tutte le energie sui compiti che il paziente dovrebbe svolgere:
Sono cose giuste, ma bisogna anche capire perché la persona, soprattutto durante l'adolescenza, va incontro ad un disturbo di questo tipo.
Con l'EMDR possiamo capire gli eventi che hanno portato a strutturare (strutturare vuol dire "organizzare" e vuol dire anche un modo di funzionare) dentro la mente questi tipi di disturbi:
Alla base ci sono sempre eventi ansiogeni dolorosi, perdite come rotture di legami, lutti, insuccessi, rifiuti, etc.
I fattori precipitanti:
Gli eventi stressanti hanno un ruolo determinante nello scatenamento del malessere, ma il loro peso è "sempre meno determinante nel mantenimento e nelle ricadute di questa patologia". Chi ha avuto attacchi di panico li avrà, infatti, anche da tranquillo, perché la ciclicità degli eventi cronici avranno strutturato un ulteriore tipo di trauma: il trauma di aver sofferto di attacchi di panico, che porterà a continuare ad averne una volta risolte le cause che hanno determinato l'Attacco di Panico.
Dove la prima comparsa o il sintomo spaventa maggiormente e sorprende negativamente il soggetto, lì l'evento risulterà più traumatizzante, rimanendo immagazzinato nel cervello come trauma e ricordo fortemente perturbatore. Aver sofferto di attacco di panico (fattore traumatico) diventerà, a sua volta, un ulteriore trauma, che permetterà il ripetersi degli attacchi di panico (stress post-traumatico).
In questo caso nella rete neurale il ricordo della prima abbuffata resterà intrappolato come memoria inconsapevole e farà da cassa di risonanza di un malessere simile a quello che aveva scatenato il primo attacco.
È il modo di interpretare "l'evento abbuffata" ad essere il movente traumatizzante che permetterà il ripetersi delle abbuffate.
Se mi ero sentita sola quella prima volta che mi sono abbuffata, ciò succederà tutte le volte che mi sentirò sola.
Quando si lavora con problemi del comportamento alimentare nell'ambito della terapia con EMDR prioritariamente ci si occupa e preoccupa del comportamento emotivo.
Non prescriviamo nessuna dieta! Curiamo il dolore e, soprattutto, cerchiamo e curiamo i traumi che lo provocano e che il paziente cerca di zittire con la condotta alimentare disfunzionale.