Articolo pubblicato il 18 Novembre 2015.
L'articolo "Disturbi del Sonno e Disturbo Bipolare" tratta di: Insonnia, Ipersonnia e Disturbo Bipolare.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Stefania Corti.
Il Disturbo Bipolare è caratterizzato da frequenti episodi di alterazione dell'umore, che consistono in uno o più episodi depressivi e maniacali o ipomaniacali.
Un episodio maniacale è definito dalla presenza di umore persistentemente elevato, espanso o irritabile, e la tendenza a un aumento dell'attività e dell'energia quotidiana. L'umore, in questi casi, può essere definito euforico o eccessivamente allegro.
L'espansività, l'eccessivo ottimismo e uno scarso senso del giudizio possono talvolta portare la persona a impegnarsi in attività poco prudenti, come:
La fase maniacale del Disturbo Bipolare prevede anche la presenza di un ridotto bisogno di sonno.
Sebbene l'insonnia sia una caratteristica anche del Disturbo Depressivo Maggiore, questo abbassamento del bisogno di riposo è tipico della mania.
Una ridotta esigenza di riposo - che quindi non è sinonimo di Insonnia - si traduce nella possibilità della persona di ridurre il tempo dedicato al riposo senza provocare conseguenze negative sulla funzionalità quotidiana o sulla qualità della vita.
È evidente come l'insonnia, invece, provochi un'importante compromissione dell'individuo, che non è in grado di prendere sonno sebbene lo desideri. Questa confusione diagnostica non è da sottovalutare, perché spesso le persone in stato di mania possono sperimentare difficoltà di addormentamento e rimanere sveglie, così come i pazienti che soffrono di insonnia. Questo problema, però, insorge nelle persone con mania perché cercano di riposare più delle ore di cui necessitano per sentire benessere.
Nel corso delle fasi depressive del Disturbo Bipolare, invece, le persone solitamente sperimentano sensazioni di Ipersonnia, in modo addirittura più frequente dei pazienti con soli sintomi depressivi.
È interessante notare, però, come gli studi che hanno applicato il test multiplo di latenza del sonno a questi pazienti non abbia rilevato una effettiva e oggettiva sonnolenza (Nofzinger E.A. et al., 1991).
Allo stato attuale dell'arte, le ricerche mirate a identificare l'impatto della qualità del sonno sul Disturbo Bipolare sono poche.
Alcuni studi, però, hanno ipotizzato che la perdita di sonno possa giocare un ruolo importante nello sviluppo della mania.
La carenza di sonno predisporrebbe alla mania che, di conseguenza, condurrebbe a un'ulteriore diminuzione del tempo di riposo, innescando un circolo vizioso (Wehr T.A., 1991).
Il meccanismo che connette la perdita di sonno allo sviluppo della mania rimane ancora poco chiaro, ma queste evidenze dimostrano come l'allungamento del tempo di riposo possa essere un elemento essenziale nella prevenzione e nel trattamento delle fasi maniacali del Disturbo Bipolare.
Non sorprende, quindi, che le terapie farmacologiche antimaniacali abbiano spesso effetti benefici anche sulla qualità del sonno.
I sali di litio tendono ad aumentare il sonno a onde lente, sopprimere il sonno REM e aumentare la latenza del sonno REM.
Così come alcune terapie antidepressive che abbiamo visto sopra, però, la terapia con litio sembrerebbe aggravare il problema della Sindrome delle Gambe Senza Riposo (Terao T. et al., 1991).
Il sonno. Cosa succede se non funziona bene?, S. Corti, PsicoCitta, 21.10.2015
I Disturbi del Sonno e i disturbi psicologici. È nato prima l'uovo o la gallina?, S. Corti, PsicoCitta, 04.11.2015