Articolo pubblicato il 3 Giugno 2015.
L'articolo "Risoluzione dei problemi attraverso l'Ipnosi" tratta di: Ipnosi e Ipnoterapia.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Erica Brasini.
«I tuoi desideri diventeranno chiari se riesci a leggerti dentro.
Chi guarda fuori, sogna, chi guarda dentro, "si sveglia"».
(Carl G. Jung)
Il termine ipnosi deriva dal greco hýpnos, che significa sonno.
Nella mitologia greca Hýpnos è rappresentato da un ragazzo alato che tiene in mano delle capsule di papaveri. Il suo nome significa sonno ed è il fratello gemello della morte. Essi sono i figli della notte e delle tenebre.
Ad oggi, il termine ipnosi è usato per indicare una condizione sia psicologica sia neuro-fisiologica che agisce a livello profondo, dell'inconscio, realizzando così i cambiamenti desiderati nel comportamento, per ottenere il benessere fisico e mentale della persona.
Il termine ipnosi fu utilizzato per la prima volta con il suo significato moderno nel 1834 dal chirurgo scozzese James Braid (1795-1860).
Con questo termine egli descrisse uno stato simile al sonno, ma caratterizzato da acuta attenzione e notevole ricettività.
Uno Psichiatra e Terapeuta statunitense di nome Milton H. Erickson (1901-1980) rimane tuttora insuperato come Ipnoterapeuta e le tecniche terapeutiche di ipnosi clinica adottate oggi si devono a lui.
L'ipnosi si può considerare la via d'accesso privilegiata all'inconscio. L'ipnosi è uno stato mentale-psicologico e neuro-fisiologico, un "terzo stato di coscienza" al pari del sonno e della veglia, tipo un dormiveglia, in cui la persona è in grado di lavorare su se stessa in modo approfondito, poiché arriva a parti di sé che in stato di coscienza le sono precluse, più esattamente all'inconscio.
Molto spesso le persone che si presentano da me, riferiscono di aver intrapreso in passato altri "tentativi" terapeutici, senza risultati apprezzabili e di considerare l'ipnosi una sorta di "ultima spiaggia".
Nella maggior parte dei casi è proprio così, perché l'ipnosi arriva dove altre tecniche non riescono, in quanto con l'ipnoterapia si riescono ad aggirare le resistenze consce, per riuscire ad agire sull'inconscio, sia per recuperare maggiori e necessarie potenzialità, risorse, doti, energie - nascoste a causa dei condizionamenti esterni - che servono a raggiungere l'obiettivo richiesto dalla persona, sia per riconoscere ed elaborare la problematica senza barriere che ci impediscono di farlo.
Il lavoro svolto in ipnosi continua ad agire anche in stato di veglia.
Con l'ipnosi regressiva la persona è in grado di ricordare eventi e episodi dal passato, perché si riesce a renderli più vividi e si facilita il recupero dei ricordi. Serve per: tornare alle origini, alla personalità iniziale, prima delle influenze ambientali, per cercare risposte; si sciolgono blocchi emotivi, si rielaborano i vissuti negativi.
Da un punto di vista puramente tecnico è semplice provocare in un essere umano uno stato di ipnosi e, talvolta, si instaura anche del tutto spontaneamente. La difficoltà sta nel controllarne lo svolgimento, guidare la persona, analizzare e interpretare il risultato.
Ci vogliono grande esperienza e competenze adeguate.
La risoluzione dei problemi attraverso l'ipnosi risulta talmente naturale che a volte non ci si accorge di aver raggiunto l'obiettivo, se non tramite le persone che ci circondano e che ci fanno notare il cambiamento.
Alcuni comportamenti, se pur riconosciuti come errati o patologici, sfuggono al nostro controllo: si vorrebbe avere la forza di cambiarli ma essi sono più forti. Questo accade perché sono "pianificati" a livello inconscio.
L'ipnosi agisce a livello inconscio laddove sono radicati questi comportamenti disfunzionali, rompendo gli schemi inconsci che guidano il comportamento e creandone di nuovi e positivi.
Le principali aree di intervento in ambito comportamentale:
Molte volte un disagio emotivo - rimasto inconscio o non affrontato - si manifesta con un disturbo psicosomatico (un disturbo o patologia non dovuta a cause organiche).
L'ipnosi dà voce a un disagio emotivo rimasto fino a quel momento inascoltato, prosciugando le ragioni della somatizzazione.
Le principali aree di intervento in ambito psicosomatico:
Le principali aree di intervento in ambito ginecologico:
Il parto con ipnosi.
Se la futura mamma è in tensione per il parto o ha paura del dolore, può prepararsi al parto con l'ipnosi, in quanto il dolore è sia una percezione sia un'elaborazione della percezione, quindi noi possiamo cambiare il modo di vivere il dolore. La madre vivrà l'evento in modo rilassato, il bimbo sarà più tranquillo e presenterà un migliore ritmo sonno-veglia.
L'ipnosi per disturbi sessuali.
L'ipnosi aiuta le persone a superare false convinzioni, schemi mentali imposti da un'educazione troppo rigida, esperienze personali negative, permettendo di vivere una vita sessuale appagante.
Vorrei specificare alle persone che credono che una volta ipnotizzati "cadranno in un sonno profondo" e che al loro risveglio saranno istantaneamente "guariti" dalla loro condizione, che hanno un'aspettativa del tutto irrealistica sull'uso dell'ipnosi.
Molte persone non sanno esattamente cosa aspettarsi sperimentando una trance ipnotica e questo le rende eccessivamente ansiose e interdette nei confronti dell'intero processo.
Questo accade anche a causa di "leggende metropolitane" e di quello che sembrano riuscire a "fare passare" sedicènti ipnologi che - fin troppo spesso - appaiono in tv, riducendo una pratica molto seria e riconosciuta in ambito medico e scientifico a uno spettacolo irreale e a volte ridicolo.
È importante quindi sfatare definitivamente alcuni falsi miti.
Chi è in stato di trance ipnotica dorme profondamente, perde capacità di decisione e di volontà... È esattamente il contrario!
Non si perde coscienza di sé e non è un atto di forza o di potere da parte del Terapeuta verso la persona, in quanto quest'ultima è sempre consapevole di ciò che si fa ed è collaborativa.
Durante l'ipnosi, anche regressiva, la persona è sempre comunque cosciente anche se ha scarsa reattività e interesse agli stimoli esterni (suoni, odori etc.) in quanto è totalmente assorbita dal suo "interno": sta lavorando con sé stessa e tutto ciò che la circonda non la riguarda.
Chi riesce a farsi ipnotizzare è una persona debole... Non è così!
È solamente più rilassata, infatti chi non riesce a lasciarsi andare - e quindi a farsi ipnotizzare - ha una personalità al momento più rigida e sicuramente avrebbe maggior bisogno rispetto ad altri di una seduta di Psicoterapia.
Ci sono differenze individuali nell'intensità e nella profondità dell'ipnosi, ma tutti possono sperimentare la trance.
Chi è in stato di trance ipnotica perde coscienza ed è soggetto alla volontà dell'ipnologo... Questo non è assolutamente vero!
Si è sempre e comunque consapevoli di essere qui, in questa situazione e in questo momento, anche perché l'ipnosi non deve essere un'imposizione del Terapeuta sulla persona, ma è la persona che lavora attivamente su di sé grazie alle indicazioni del Terapeuta.
Si può obbligare l'ipnotizzato a eseguire gli ordini dell'ipnologo qualunque essi siano... Non è possibile!
Il comando post ipnotico è possibile solo nel caso in cui la persona ipnotizzata sia d'accordo - in coscienza sua - nel voler fare quell'azione al risveglio dallo stato ipnotico. Il comando post ipnotico è utilizzato nelle terapie e sempre per uno scopo proficuo per la persona, non si possono e comunque non si riuscirebbero ad attuare comportamenti contro la volontà o la moralità della persona ipnotizzata.
L'amnesia post ipnotica, cioè... al ritorno allo stato di veglia il paziente ipnotizzato non si ricorderà più nulla di quello successo durante la trance... Questo avviene solo in rari casi e insorge spontaneamente.