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Articolo di psicologia: «Significato del sogno»

Interpretazione dei sogni

Articolo pubblicato il 8 Luglio 2013.
L'articolo "Interpretazione dei sogni" tratta di: Psicoanalisi (Sigmund Freud) e Psicologia Analitica (Jung).
Articolo scritto dal Dott. Domenico Bumbaca.

Uno dei quesiti fondamentali dell'umanità riguarda i sogni e quanto credito sia giusto attribuire al loro eventuale significato.
Insomma i sogni servono a qualcosa? Ci indicano qualcosa o, meglio ancora, ci suggeriscono qualcosa? Mai come in questo caso i punti di vista si sono trovati così distanti, infatti per la neurobiologia il sogno è solo materiale privo di interesse, mentre l'altra metà del mondo da sempre ne ha tentato di comprenderne eventuali significati nascosti.

Per i pensatori e ricercatori di estrazione psicologica il sogno è il guardiano del sonno, mentre per gli altri ha solo una funzione di estrema utilità per la fisiologia delle cellule nervose. Chi si identifica con coloro che considerano scientifica la psicologia di orientamento analitico attribuisce al sogno un valore ed un significato psicologico, che non esclude tout court connessioni con quello fisiologico. Da punto di vista psicologico quindi non possiamo non menzionare "L'interpretazione dei sogni" sulla quale Sigmund Freud ha costruito la psicoanalisi. Dobbiamo a questi iniziali sforzi la nascita della psicologia clinica.

Le libere associazioni rappresentano la chiave di volta per comprendere il significato nascosto dei sogni. Il più noto sarebbe relativo al fatto che il sogno rappresenta la soddisfazione di un desiderio che - tramite il lavoro onirico - viene celato e rappresentato in un modo oscuro, ma grazie all'interpretazione può divenire noto.

Partendo dalla concezione freudiana, Carl Gustav Jung elabora una teoria aggiuntiva - in alcuni casi alternativa e per alcuni anche di più ampio respiro - per un'interpretazione dei sogni. In quanto tale sarebbe anche più efficace per comprendere la psicologia delle persone.
Il metodo si differenzia anche perché il sogno così come viene raccontato - oltre ad essere letto attraverso la ricerca del significato delle immagini e delle libere associazioni - fa ampio uso dell'amplificazione di ciò che emerge dalla persona e dall'integrazione di quanto analogo sia riscontrabile dalla storia dell'umanità (miti, leggende, fiabe, letteratura, ecc.).

L'interpretazione viene estesa alla globalità della vita del sognatore.
Il sogno può contenere significati inattesi e quindi, secondo Jung, bisogna astenersi dai luoghi comuni. Gli analisti, anche i più esperti, dovrebbero ammettere la possibile ignoranza in merito al sogno specifico e quindi rinunciare a tutte le opinioni preconcette.
I sogni hanno raramente modalità standard per presentarsi a noi.
In fondo è l'inconscio che con modalità tipica della fisica quantistica - e cioè quasi mai causa effetto - viene a far compagnia al nostro sonno.

Il significato di questi sogni - anche se apparentemente possono sembrare tipici - va letto e interpretato nel contesto del setting analitico.
È ovvio che i sogni prendono a "prestito" contesti della vita quotidiana di colui che sogna ed è altrettanto ovvio che sono attinenti alle sue vicende relazionali ed emotive.

L'inconscio seguendo un suo percorso, spesso tortuoso, rilegge i fatti e li ripropone simbolicamente tramite immagini, la cui interpretazione ci aiuta a migliorare la conoscenza della vita interiore del sognatore.
Il sogno però può stimolarci verso un comportamento che può svolgere anche un'attività compensatoria, cioè il sogno potrebbe suggerire al sognatore cose che il sognatore avrebbe dovuto o dovrebbe prendere in considerazione. Insomma un suggerimento utile a promuovere una rimodulazione della posizione cosciente, riguardo a situazioni, persone o fatti che spesso potrebbe essere errata o unilaterale.

In merito ai sogni premonitori (rarissimi), è ovvio che permettono di vedere eventi che accadranno in futuro. Per concludere abbiamo anche i sogni archetipici, (tra i primitivi venivano anche chiamati grandi sogni).
Tali sogni attingono dagli archetipi e forniscono un visione creativa sia della nostra vita che del suo senso e sono in grado, se opportunamente interpretati, di orientarci lungo il percorso della nostra esistenza favorendo quel processo che Jung chiama di individuazione. Sostiene ancora Jung:

«... Non tutti i sogni hanno la stessa importanza. Già i primitivi distinguono tra piccoli e grandi sogni. Noi diremmo piuttosto sogni insignificanti e sogni significanti. (...) Ho analizzato molti sogni di questo tipo e vi ho rintracciato spesso una particolarità che li distingue da altri sogni.
Infatti in questi sogni affiorano immagini simboliche che incontriamo anche nella storia dello spirito umano. È degno di nota il fatto che colui che sogna può perfettamente ignorare l'esistenza di simili paralleli. (...)
Essi contengono cosiddetti motivi mitologici o mitologemi, che io ho definito col termine di archetipi. Si intendono con tale termine forme specifiche e nessi figurativi rintracciabili in forma analoga non soltanto in tutti i tempi e in tutti i paesi, ma anche nelle fantasie, nelle visioni, nelle idee illusorie e nei sogni individuali. La loro frequente presenza in casi individuali, come la loro ubiquità etnica, dimostra che la psiche umana è soltanto in parte unica e soggettiva o personale: per l'altra parte invece è collettiva e oggettiva.
Noi parliamo quindi da un lato di un inconscio personale, dall'altro di un inconscio collettivo, il quale rappresenta in certo modo uno strato più profondo rispetto all'inconscio personale, più prossimo alla coscienza...
».

Per Jung, i grandi sogni sgorgano dalle profondità dell'inconscio collettivo.
Interpretare i sogni, per la psicologia di tipo analitico o del profondo, rappresenta quindi un modo efficace per scoprirne i segreti rimossi dell'animo umano.

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