Articolo pubblicato il 14 Settembre 2012.
L'articolo "LGBTQ e omofobia: la sessualità senza troppi giudizi" tratta di: Omosessualità.
Articolo scritto dalla Dott.ssa Vera Blasutti.
Una premessa importante.
L'omosessualità non è una malattia e non va curata.
Nel 2008 l'Ordine Nazionale degli Psicologi ha dichiarato che «lo psicologo non può prestarsi a nessuna terapia riparativa dell'orientamento sessuale».
Le terapie riparative erano quegli approcci che miravano al cambiamento dell'orientamento sessuale e nascevano dall'equazione "omosessualità = malattia da curare".
Dagli anni '70 in poi l'omosessualità non rientra più nella lista delle malattie mentali e viene definita «variante non patologica del comportamento sessuale». Se non c'è malattia dunque, non c'è nulla da curare!!!
L'orientamento sessuale può modificarsi nel tempo ma non per propria volontà o per interventi e cure esterne.
L'omosessualità è un modo di essere e come tale deve essere accettato. Tuttavia questo processo di accettazione può non essere sempre facile... né per la persona stessa, né per chi la circonda.
Nella premessa ho parlato di persone omosessuali, in realtà il termine più corretto è LGTBQ – acronimo che sta per "Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer" (queer letteralmente significa "insolito" e indica persone genericamente non eterosessuali), termine che ci fa comprendere che stiamo parlando di un universo di persone con caratteristiche molto diverse. Oltre al sesso biologico, essere nati maschi piuttosto che femmine, diventa determinante in quale genere ci si identifica.
Una persona che nasce maschio non si identifica necessariamente col genere maschile e, anche se lo fa, non è detto che il suo orientamento sessuale determini un comportamento di attrazione verso le femmine.
L'orientamento sessuale può essere definito dalle seguenti domande:
Il mondo complesso e variegato di persone a cui sto facendo riferimento può essere poco conosciuto e, in un primo momento, può risultare complicato da comprendere.
Questa non conoscenza porta a pregiudizi, a eccessive semplificazioni ed etichette scorrette, che sono lesive della dignità delle persone.
Nel 1972, lo Psicologo George Weinberg utilizza il termine omofobia per definire la «paura irrazionale, l'intolleranza e l'odio perpetrati nei confronti delle persone omosessuali... ».
In particolare si tratta di:
L'omofobia si manifesta in modi diversi: a molte persone omosessuali è capitato di ricevere dalle “frecciatine” a veri e propri insulti, nei casi peggiori aggressioni o minacce.
Si distingue tra:
Il consulto psicologico può essere richiesto per diversi motivi:
1. Difficoltà psicologiche (ansia, depressione, crisi di coppia, bassa autostima, difficoltà comunicative...).
Le persone LGBTQ infatti hanno un'identità psichica suscettibile, quanto le persone eterosessuali, di incorrere in suddette problematiche.
2. Le persone LGTBQ vivono in un mondo in cui i pregiudizi e gli stereotipi di genere sono molto radicati.
Questo provoca l'omofobia, i cui effetti incidono sulla qualità della vita delle persone non eterosessuali
Sono possibili conseguenze dell'omofobia:
3. Problemi connessi al coming out (il dichiarare apertamente la propria omosessualità o bisessualità) portati in seduta dalla persona stessa o dai suoi familiari. Prima di parlare del proprio orientamento sessuale in famiglia o con gli amici ci possono essere sensazioni di ansia, panico, paura di perdere i legami importanti, di essere rifiutati...
L'obiettivo generale di una Psicoterapia è promuovere il benessere della persona a 360°. Nel caso di persone LGBTQ, si tratta di far vivere in modo sereno il proprio orientamento sessuale.
Genere
Il Genere - maschile o femminile - non è solo un fatto biologico, perché riguarda anche i modelli di relazione, i ruoli, le possibilità e i vincoli ad essi correlati, le aspettative riposte in ciascuno e la rappresentazione sociale e culturale che si è venuta a costruire nel tempo, pertanto si può dire che il genere venga appreso.
Identità di genere
L'identità di genere è il genere in cui la persona si riconosce, un uomo ad esempio può sentirsi donna e viceversa.
LGBTQ
LGBTQ sta per "Lesbian, Gay, Bisexual, Transgender, Queer" (queer dall'inglese "insolito" è usato per definire persone non eterosessuali).
Orientamento sessuale
Attrazione erotico-affettiva verso una persona del proprio sesso (omosessuale), del sesso opposto (eterosessuale), o entrambi (bisessuale).
Ruolo sessuale
Norme sociali sul comportamento di uomini e donne relative a una certa cultura ed epoca.
Esempio: ci si aspetta che in casa una femmina faccia le pulizie, mentre un maschio si occupi di riparare l'auto.
Sesso biologico
Il Sesso biologico è determinato geneticamente dai cromosomi sessuali: XX = femmina, XY = maschio (fa eccezione l'ermafroditismo) e rimanda alla natura biologica e alla dimensione corporea del maschile e del femminile.
Transgender
La parola "Transgender" è considerata un "termine ombrello" che indica tutta una serie di persone che non si identificano con il proprio sesso biologico ed esprime anche la contestazione dell'identità di genere, e cioè il fatto che un essere umano debba per forza essere donna o uomo e non possa "cambiare".
In tale "ombrello" sono comprese: