La Psicologia dell'Emergenza è una branca della Psicologia nata dall'esigenza di studiare come il singolo e le comunità reagiscono ad eventi catastrofici, allo scopo di progettare attività e interventi che permettano di “arginare” il trauma, riorganizzare il tessuto sociale e “tornare alla normalità”.
Opera quindi “sul campo”, subito dopo un evento traumatico, e nei momenti successivi attraverso l'ascolto e il colloquio psicologico individuale, rivolti sia alle persone colpite sia agli operatori che prestano soccorso.
Il trauma. Un trauma è come una “ferita”, una lacerazione interiore che segna "un prima e un dopo" la calamità, mette in crisi la persona, i suoi progetti, le sue convinzioni e sconvolge la sua quotidianità.
È normale che dopo un trauma una persona possa sentirsi smarrita: spesso torna con la mente alle scene che ha vissuto, con tutte le emozioni forti e dolorose che le hanno accompagnate, scene drammatiche in cui si è sentita minacciata, ha rischiato la vita, ha perso beni materiali o, peggio, persone care.
Pensiamo ad esempio ai recenti terremoti che hanno colpito l'Italia: qualcuno ha perso la casa, qualcuno l'azienda oppure il posto di lavoro, certo è che per tutti sono state messe in discussione le certezze e il senso di sicurezza che avevano nella propria vita.
Il disturbo post traumatico da stress. Per rispondere al trauma le persone vivono una condizione di stress: una reazione fisiologica e naturale che serve a ri-adattarsi alla nuova situazione, che però – se non gestita – potrebbe aggravarsi e degenerare in un disturbo psicologico (es. Disturbo Post-traumatico da Stress). È importante sottolineare che non tutte le persone che hanno vissuto un trauma sviluppano un disturbo.
L'intervento dello Psicologo è fondamentale per tutelare o ripristinare la salute psicologica delle persone, riconoscere i casi in cui lo stress può diventare patologico e causare problemi più gravi. Fra le tecniche a sua disposizione ci sono: