La Psicologia culturale è una branca delle Scienze Umane che studia il rapporto che l’uomo ha con la sua cultura, come questa influisce sul suo comportamento, sulle relazioni fra i gruppi e in famiglia. Studia gli effetti dell’incontro fra culture diverse e ne analizza le differenze, le similitudini, le criticità e le potenzialità.
Jerome Seymour Bruner, psicopedagogista statunitense, ha contribuito al suo sviluppo attraverso gli studi delle relazioni tra cultura, mente e linguaggio.
Differenze tra culture. Ogni persona per vivere ed entrare in relazione con gli altri utilizza le conoscenze che derivano dalla sua cultura. Pensiamo al linguaggio, ai gesti, alle espressioni, alle aspettative e alle convezioni sociali. Questi elementi possono essere differenti da cultura a cultura.
Darli per scontati – quando ci relazioniamo a una persona che viene da una terra lontana – può creare problemi di relazione e comunicazione.
La Cultura infatti non è solo l'insieme delle scienze e delle conoscenze, ma comprende anche:
Ognuno si porta dietro il suo bagaglio e ne viene condizionato anche nella sfera intima – nelle relazioni, con se stesso, in famiglia e nei suoi affetti – ma può influenzarlo a sua volta.
La cultura del resto è il prodotto di secoli, rivoluzioni, contaminazioni, scambi con altre culture, e ognuna è debitrice all'altra per qualcosa. I numeri per esempio sono stati "importati" dalla cultura araba.
La cultura è qualcosa di dinamico e permeabile, in continua evoluzione.
Non è una e unica, ma si compone di molteplici modelli e saperi antichi e lontani.
Con i recenti flussi migratori, il confronto fra culture diverse è diventato quotidiano e non sempre il pluralismo culturale che caratterizza la società è accettato e vissuto come ricchezza potenziale, anzi! Assistiamo spesso a episodi di intolleranza o razzismo, oppure di disagio personale o piccoli conflitti, poiché non è sempre facile trovare un "terreno comune" di dialogo e confronto positivo.
La psicologia culturale viene in soccorso in questo nuovo scenario: analizza le relazioni fra i gruppi, i fenomeni migratori, si occupa di educazione e formazione, per prevenire disagi e intolleranza e favorire l'integrazione.
Gli Psicologi progettano interventi sociali e offrono sostegno psicologico in caso di conflitti, preoccupazioni (anche per un proprio familiare), nei casi di adozione o di problematiche di integrazione scolastica.
Il "lavoro" dello Psicologo culturale si concretizza in:
Oltre a offrire supporto psicologico in caso di crisi dovuta a transazione culturale, lo Psicologo culturale si occupa quindi di favorire il benessere sociale e preparare il terreno a un incontro fra culture, senza pregiudizi.
Tale incontro non significa togliere spazio all'una o all'altra, ma è "creazione" di uno spazio in più, in cui poter attingere a saggezze differenti, sapori diversi, arte e costumi altri.
Problemi legati alla diversità culturale possono divenire quindi un'opportunità di evoluzione ed arricchimento individuale, poiché il movimento e lo scambio sono sempre stati dei motori evolutivi.